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Apollonius de Tyr en d’autres langues


Apollonius de Tyr a fait l’objet de traduction dans de nombreuses langues, en voici quelques extraits en langues d’origines latines ou germaniques

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Tale of Apollonius of Tyre, chief personage in a medieval Latin romance of unknown authorship, which may be assumed to derive from a lost Greek original.

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Medioevo romanzo : la Storia di Apollonio re di Tiro.

Pubblicazioni » Historia Apollonii Regis Tyri, di autore i gnoto: si tratta di un re…
Il volume raccoglie l’edizione critica dei quattro volgarizzamenti che furono tratti in area italiana, nel XIV secolo, dal romanzo tardolatino di Apollonio re di Tiro. Ambientato sulle coste del Mediterraneo orientale in epoca ellenistica, semplice nella struttura e nello stile ma fitto di richiami tematici e letterali ai classici, da Edipo a Odisseo, esso dovette alla commistione di avventura ed esemplarità un ampio successo fra medioevo e età moderna, attraverso continue riletture e riscritture. A differenza di molte fra le più celebri versioni europee, i testi italiani rispettarono i confini propri della fabula latina, conservandone sul piano tematico la centralità degli affetti familiari, della cultura e della politica, e su quello strutturale la linearità delle peripezie del protagonista, in accordo con quanto si legge nei coevi Cantari di Apollonio diTiro di Antonio Pucci. Il loro contributo arricchisce di molto il panorama della fortuna della Historia Apollonii in Italia, rivelando nuove corrispondenze, pur nella varietà delle singole strategie.Tre delle opere provengono dalla Toscana, ciascuna conservata in un diverso codice miscellaneo: al Libro d’Apollonio, apprezzato già da Salviati e dagli Accademici della Crusca per la qualità della lingua, si affiancano il Leggere d’Apolonio di Tiri, di estensione maggiore, e la Storia di Apollonio re di Tiro, forse la più antica, di cui però rimangono solo poche carte. A Venezia fu invece redatta la Historia de miser Apollonio de Tyri, il cui testimone unico, già edito da Salvioni, fu gravemente danneggiato nell’incendio della Biblioteca Nazionale di Torino del 1904: riscoperta di recente, essa si conferma eccezionale per la ricchezza della decorazione e l’impasto linguistico, che mani diverse orientarono via via in direzione del toscano. L’Introduzione inserisce i testi nell’ambito della fortuna italiana della HA, ne ricostruisce la linea ereditaria ed esamina le scelte compiute dai volgarizzatori nell’adattare la fonte al proprio pubblico, distinguendo tendenze comuni e soluzioni individuali, per poi tornare sui rapporti fra i volgarizzamenti e i cantari di Pucci, e sulla versione neogreca che fu tratta dal Libro d’Apollonio. La Nota ai testi sottopone a esame approfondito il testimone di ciascun’opera, fornendo informazioni aggiornate sulla rispettiva composizione interna, e nel caso del codice veneziano sull’apparato decorativo, pure in gran parte perduto; uno studio analitico della lingua dei volgarizzamenti ne precisa lo spettro e le stratificazioni più e meno significative. L’edizione, fondata sulla trascrizione diretta dei manoscritti, è accompagnata dall’apparato critico e da un commento puntuale che, oltre a chiarirne i passaggi e a motivare le scelte editoriali, mira a favorire il raffronto fra i testi e quello con la fonte latina, evidenziando scarti, innovazioni, talvolta fraintendimenti, rivelatori di un mestiere ora esercitato con sottigliezza, ora portato ai limiti delle proprie possibilità.

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Geschichte des königs Apollonius von Tyrus